Quanto erano in ritardo i voli di quest’estate? Un’analisi approfondita dei numeri
L’estate è sempre stata la stagione più trafficata per quanto riguarda i viaggi, grazie a un insieme di più fattori: sole, vacanze scolastiche e tante attività da fare all’aria aperta. Ma con l’aumento della domanda dei viaggi aumenta anche la possibilità di ritardi e cancellazioni dei voli, perché le compagnie aeree e gli aeroporti si trovano a fronteggiare il grande afflusso di passeggeri in volo verso le loro destinazioni turistiche.
Quindi come se l’è cavata l’estate del 2024? Dal numero di passeggeri coinvolti nei disservizi e dalla puntualità dei voli alle rotte aeree più trafficate, abbiamo raccolto importanti dati globali per offrirti una panoramica completa dei disservizi dei voli di quest’estate.
Disservizi in (forte) aumento
Un punto fondamentale? Abbiamo notato un forte aumento nel numero di passeggeri coinvolti nei disservizi. Solo in Europa, 110 milioni di passeggeri su un totale di 285 milioni hanno subito un disservizio del volo. Ciò significa che circa il 39% di tutti i passeggeri ha subito un ritardo o una cancellazione, la percentuale più alta dalla pandemia.
Abbiamo anche scoperto che c’è stato un aumento del numero di gravi ritardi dei voli: rispetto agli anni precedenti, fino al 2,2% dei passeggeri in Europa ha subito ritardi dei voli superiori a 3 ore.
Le cause principali
Quindi qual è il motivo di questo aumento del numero di passeggeri coinvolti nei disservizi dei voli?
Non sorprende che il più grande disservizio di quest’anno sia stato causato dall’ormai ben noto blackout di CrowdStrike, in cui un aggiornamento di sicurezza difettoso ha causato il crash di milioni di dispositivi Windows in tutto il mondo, compresi i sistemi importanti utilizzati da compagnie aeree e aeroporti. Ha bloccato migliaia di voli in tutto il mondo e ha scatenato il caos negli aeroporti.
Altri disservizi significativi sono stati il maltempo in Svizzera e Norvegia il 28 giugno, che ha causato un grave allagamento nell’aeroporto di Ginevra e i problemi di controllo del traffico aereo in Norvegia, che hanno colpito più compagnie aeree europee.
Negli Stati Uniti, lo sciopero dei meccanici di WestJet dal 28 al 30 giugno ha fatto aumentare la percentuale di voli oggetto di disservizio al 47%, portando il peggior giorno di viaggio in Nord America dopo il blackout globale di CrowdStrike.
Peggior giorno per i disservizi dei voli
Il blackout di CrowdStrike è il principale motivo dei disservizi di quest’estate negli Stati Uniti e in Europa. Il giorno del blackout, il 19 luglio, è stato quello con più disservizi in assoluto quest’anno. Negli Stati Uniti, il 63% dei passeggeri è stato interessato da un volo oggetto di disservizio, mentre in Europa la percentuale coinvolta è stata del 55%.
Le peggiori città di partenza e di arrivo
Abbiamo anche esaminato la puntualità delle destinazioni di volo e abbiamo scoperto che, quest’estate, la peggior città di partenza in generale è stata Cefalonia, in Grecia, dove solo il 36% dei passeggeri ha completato il proprio viaggio in orario. La destinazione peggiore è stata Mauritius, dove solo il 34% dei passeggeri ha completato il proprio viaggio in orario.
Ben 12,8 milioni di passeggeri idonei a richiedere un risarcimento
Quest’estate è stata una delle stagioni più impegnative per quanto riguarda i viaggi negli ultimi anni, con disservizi senza precedenti che hanno colpito milioni di passeggeri in tutto il mondo. Quindi non sorprende che, solo quest’estate, ben 12,8 milioni di passeggeri siano idonei a richiedere un risarcimento per il proprio disservizio del volo.
Per sapere i dettagli sui voli oggetto di disservizio di quest’estate, Paese per Paese, leggi il nostro rapporto sui disservizi estivi 2024 per intero
L’85% dei passeggeri non conosce i propri diritti. Non fare come loro.
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